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DIZIONARIO E CURIOSITA'

Dizionario materiali e pietre

AB (Aurora Boreale): speciale finitura iridescente applicabile su quasi ogni colore. Molto usata nei cristalli.
ACCIAIO INOSSIDABILE: Lega di ferro, carbone, nikel e cromo. Non si ossida e quindi non arrugginisce.
ACQUAMARINA: gemma trasparente il cui colore varia dall'azzurro al verde marino (da cui il nome).
ACRILICO: particolare tipo di termoplastica, sia trasparente che opaca, disponibile in qualsiasi colore, molto usata in bigiotteria.
AGATA: Pietra semipreziosa si trova nei colori nero, grigio, marrone, rosso, verde, rosa, azzurro e giallo.
ALLUMINIO: metallo leggero, color argento.
AMAZONITE: pietra opaca originaria dell'Amazzonia il cui colore varia dall'azzurro al verde.
AMBRA: resina fossile, amorfa, lucente, di conifera. Colorazione che va dal giallo al rosso, al marrone, al bianco e al nero. Origina dalla Russia e dai paesi baltici, ha un valore di mercato molto elevato. Famosissima la camera d'ambra degli Zar, trafugata nella seconda guerra mondiale dai nazisti.
AMETISTA: gemma preziosa di quarzo, relativamente comune. Colorazione che va dal porpora al viola. Il pregio è direttamente proporzionale all'intensità del colore.
ANODIZZATO: processo elettrochimico, attraverso il quale il metallo acquisisce una sottile patina superficiale che protegge dall'ossidazione. Particolarmente usato nel trattamento dell'alluminio.
ARGENTO: metallo prezioso bianco, più duro dell'oro e più malleabile del rame. Annerisce a contatto con lo zolfo presente nell'aria, viene ricoperto con un altro metallo per evitarne l'annerimento.
ARGENTO 800: anche detto "argento indiano", metallo composto all'80% da argento e al 20% da rame.
 ARGENTO 925: detto anche "argento massiccio", tipologia di argento di maggior pregio, composto al 92,5% da argento e al 7,5% da rame.
ARGENTO VECCHIO: viene scurito con una leggera patina di vernice apposita, per donargli quel senso di antico.
AVVENTURINA: pietra semipreziosa cosparsa di particelle dorate. Colorazione che va dal giallo al rosso al verde al marrone.
BACHELITE: resina sintetica a vaga imitazione dell'ambra. In coda descrizione dettagliata
BAGUETTE: particolare forma cilindrica che contraddistingue alcune lavorazioni in bigiotteria.
BAYADERA: tipo di collana a più giri di perle incrociati.
BERILLIO: famiglia di gemme o pietre preziose
BRIOLETTE: pietra tagliata a forma di pera, utilizzata spesso come pendente.
BRONZO: lega composta al 60% da rame e al 40% da stagno e altri metalli.
CABOCHON: forma tondeggiante senza spigoli, utilizzata prevalentemente negli anelli e nelle spille.
CALCEDONIO: minerale di quarzo microcristallino.
CAMEO: lavorazione a basso rilievo su pietra, madreperla o resina.
CARATO: unità di misura dei diamanti e di altre pietre. Quando viene riferito all'oro, indica la proporzione di oro puro e lega metallica.
CERAMICA: Argilla cotta ad alta temperatura.
CFW: sigla utilizzata per identificare le perle di fiume coltivate (Cultured Freshwater Pearls)
CHAMPLEVE': metodo di placcatura delle superfici in bassorilievo del metallo.
CHARM: piccolo pendente ornamentale.
CHATON: pietra con foglia d'argento o d'oro.
CHIUSURA A BARRA ED ANELLO (chiusura a T): forma specifica di chiusura, molto usata nella bigiotteria artigianale.
CHIUSURA A VITE: forma specifica di chiusura, molto usata nella bigiotteria artigianale
CLAIR DE LUNE: Termine francese per descriveri pietre semi trasparente con riflessi opalini.
CLOISONNE': tipo di lavorazione in cui al metallo vengono applicate delle decorazioni di filo metallico, che vengono riempite con dello smalto e successivamente lucidato con un sottile strato di vetro fissato a caldo.
COMPONENTISTICA: accessori e minuterie metalliche necessari per la realizzazione di bigiotteria e gioielleria (es: moschettoni, schiaccini, chiodini, ecc...)
CONTERIA (rocaille): piccole perle di diametro inferiore ai 2 mm
CORALLO: secrezione calcarea di un microrganismo marino che ne forma lo scheletro. I colori variano dal rosa all'arancio al rosso.
CORALLO BAMBOO: radice del corallo, meno preziosa e meno cara del corallo propriamente detto.
CORNIOLA: variante arancio-rossa del Calcedonio
CRISTALLO: vetro di alta qualità contenente almeno un 10% di piombo. Il piombo dona al vetro una particolare lucentezza che lo rende simile al cristallo naturale.
CRISTALLO DI ROCCA: Quarzo purissimo.
CRISTALLO NATURALE: pietra preziosa o semipreziosa costituita da materiali i cui atomi sono disposti ordinatamente.
DIAMANTE: la pietra naturale più densa e più pura costituita da carbonio cristallino.
DUREZZA: resistenza della pietra al taglio.
DUETTE (SPILLA): Termine francesce per descrivere una spilla costituita da due spille gemelle che montate su di una struttura formavano una spilla unica e all'occorrenza si potevano utilizzare singolarmente! Molto in voga negli anni '50 decoravano i décolleté degli abiti. Famose quelle di CORO.
FACCE: superfici piatte delle pietre e dei vetri tagliati.
FUOCO: Luce colorata interna alla pietra.
GEMMA: con questo termine si indicano le pietre preziose, le pietre fini e le pietre semipreziose.
GIADA: pietra semipreziosa di colorazione varia. E' più pregiata la qualità traslucida rispetto a quella opaca.
GIADA CINESE: detta giada bianca è particolarmente rinomata e spesso finemente colorata
GOLD STONE: tipo di avventurina
GRANATO: tipo di pietra silicata semipreziosa di colorazione che va dal rosso al verde (escludendo il blu).
HOWLITE: minerale molto morbido, di colore bianco, abitualmente utilizzato come base per imitare altre pietre di maggior valore (es: turchese, lapislazzulo).
IRIDESCENZA: forma di rifrazione dispersa della luce.
LAVA: lava vulcanica utilizzata in gioielleria.
LAVORAZIONE A CALDO: lavorazione delle pietre ad alte temperature, per aumentarne la colorazione o la luminosità.
LAVORAZIONE A LUME (lampwork): detta anche lavorazione a cannello; la perla viene formata grazie a delle bacchette in vetro scaldate ad alta temperatura e modellate a mano attraverso strumenti vari.
LEGA: risultato della fusione di due o più metalli.
MADRE PERLA: rivestimento interno delle ostriche perlifere.
MALACHITE: pietra sempreziosa opaca, di colore verde, con delle venature verde chiaro. Solitamente si trova nelle miniere di rame, essendo composta al 57% da rame.
MATT: finitura opaca
METALLO PREZIOSO: metallo di valore, molto ricercato per la sua malleabilità.
MICRO CRISTALLINA: forma di cristalli molto piccoli di cui sono costituite alcune pietre semipreziose.
MILLEFIORI: bacchette di vetro di vari colori, saldate tra loro e tagliate perpendicolarmente.
MOSCHETTONE: tipo di chiusura con meccanismo a  molla, la cui forma ricorda le chele del granchio.
NAVETTA: pietra tagliata a forma ovoidale (detta anche marquise).
NICKEL: metallo utilizzato anche in gioielleria perché resistente alla corrosione, essendo tossico è però soggetto ad una legislazione europea molto restrittiva.
NICKEL FREE: con questo termine si indicano i prodotti senza nichel (si stima che il Nichel provochi dermatiti allergiche in circa il 10% della popolazione).
OCCHIO DI GATTO: pietra di colorazione che va dal giallo-verde al grigio-verde, caratterizzata da un fuoco di luce centrale, che ricorda la pupilla del gatto.
OCCHIO DI TIGRE: tipico quarzo con una colorazione che va dal marrone al giallo.
OCCLUSIONE: particelle di materiale esterno incluse in un minerale. Le occlusioni possono essere liquide, solide e gassose.
ONICE: pietra nera e bianca e nera.
OPALESCENZA: finitura che dona alla pietra o al vetro un'iridescenza dalle sfumature bianco-blu.
ORO: metallo prezioso molto malleabile. Presente sempre in lega con altri metalli. Dalla percentuale di oro presente nelle leghe se ne deduce la purezza ed il valore.
OSSIDIANA: vetro vulcanico abitualmente di color nero (ma si può presentare anche in altre varianti). L'ossidiana si forma quando la lava viscosa si raffredda rapidamente.
OSSIDO DI ZINCO: pietra sintetica che imita il diamante con buoni risultati.
OSSIDAZIONE: processo chimico per il quale alcuni metalli a contatto con l'aria catturano l'ossigeno dando origine alla ruggine.
OSSO: osso animale lavorato, utilizzato come elemento nella bigiotteria. Simile all'avorio.
OTTONE: lega di rame e zinco, viene placcato per evitare l'ossidazione.
PALLADIO: metallo prezioso simile al platino, spesso usato per sbiancare l'oro.
PERLA: secrezione cristallina prodotta da un mollusco attorno ad un oggetto estraneo, in più strati fino a formare una perla più o meno regolare.
PERLE COLTIVATE: perle prodotte in allevamento, inserendo artificialmente delle impurità all'interno dell'ostrica.
PIETRA ARTIFICIALE (sintetica): pietra ricostruita in laboratorio ad imitazione di pietre naturali.
PIETRA PREZIOSA: pietra naturale rara usata in gioielleria e avente un valore di mercato molto elevato.
PIETRE STABILIZZATE: pietre molto porose all'interno delle quali viene iniettata una resina plastica liquida per aumentarne la durezza (es: turchese).
PLACCATO: metodo di copertura dei metalli con altri metalli, per scopi estetici o di salvaguardia dall'ossidazione o dall'imbrunimento di alcuni di essi.
PLATINO: il metallo prezioso con il più alto valore di mercato. Di colore bianco pur essendo malleabile è molto solido.
PUREZZA: riferito alle pietre preziose indica l'assenza o la scarsezza di inclusioni o di macchie superficiali.
QUARZO: minerale cristallino con molte varietà.
QUARZO ROSA: varietà di quarzo di colore rosa, molto apprezzata in gioielleria.
RIFRAZIONE: capacità di riflettere un raggio luminoso da parte di una superficie.
RIVOLI (STRASS): Termie per definire uno strass sfaccettato a cono simile ad un diamante rovesciato che riflette molti colori.
RESINA: secrezione organica di piante e vegetali.
RHODIO: tipo di platino usato nel trattamento di placcaggio elettrico dell'argento
ROCAILLE: vedi "conteria"..
RODONITE: pietra semipreziosa di colore dal viola-rosso al rosa-rosso.
RUTENIO: altra variante del platino.
SCHIACCINO: pallina in metallo molto morbido, attraverso il quale vengono fatti passare i fili (in collane, bracciali, ecc...), e premuti con una pinza creano delle asole utilizzate per la chiusura del gioiello.
SEMIPREZIOSI: perle o pietre o gemme di materiale pregiato ma non raro come le pietre preziose.
SMALTO: sostanza vetrosa composta da polvere di vetro e coloranti.
SMERALDO: Pietra preziosa molto dura, di colore verde appartenente alla famiglia dei berilli.
SODALITE: minerale color blu scuro con screziature color bianche, grigie, rosa o verdi. E' una delle componenti del lapislazzulo.
STRASS: vetro molto sfaccettato, in modo da aumentarne la luminosità per renderlo simile ad una gemma.
TAGLI FANTASIA (fancy cut): pietre tagliate con forme inusuali (es: cuore, stella, ecc...)
TURCHESE: pietra semipreziosa opaca porosa con un colore variante dall'azzurro cielo al blu-verde. La colorazione è dettata dalle differenti quantità di rame, alluminio o ferro.
VETRO DI MURANO: Vetro particolarmente pregiato proveniente dall'isola veneziana di Murano. Fino al XVIII secolo il veneziano che ne avesse rivelato la composizione era passibile di pena di morte
VERMEIL: Termine francese per definire l'argento placcati d'oro
WATERMELON(STRASS): Termine americano che identifica un particolare pietra/strass usata nella bigiotteria lavorata e tagliata con molte sfaccettature riflettenti sui toni dell'arancio/rosso/giallo che ricondano il riflesso della luce del sole sull'acqua in movimento. Famosi quelli usati nei bijoux di Elsa Schiaparelli.

BAKELITE-BACHELITE-CATALIN

BAKELITE-BACHELITE-CATALIN - LE COLLEZIONI  DI CAMPANIA30

La prima plastica prodotta fu basata su di un polimero sintetico ed era composta da fenolo e formaldeide e fu inventata nel 1907 da Leo Henrik Baekeland, un belga di origine americana che viveva nello stato di New York.
Mr. Baekeland era alla ricerca di un isolante di gommalacca a fili per il rivestimento di motori elettrici e generatori, ed ha scoperto che le miscele di fenolo (C6H5OH) e formaldeide (HCOH) formavano una massa appiccicosa quando mescolati insieme; e una volta riscaldata la massa diventava estremamente difficile da lavorare se poi lasciata raffreddare. Ha poi così continuato le sue indagini e ha scoperto che il materiale poteva essere mescolato con farina di legno, amianto, polveri o ardesia per creare materiali "composti" con proprietà diverse. La maggior parte di queste composizioni era forti e resistenti al fuoco. L'unico problema era che il materiale tende a schiumare durante la sintesi, e il prodotto risultante era di qualità inaccettabile.
Mr. Baekeland pensò di costruire recipienti a pressione per costringere le bollicine ad uscire e fornire una superficie liscia e dare uniformità al prodotto. Ha poi annunciato pubblicamente la sua scoperta nel 1909, in un meeting dell' American Chemical Society a la chiamò Bakelite. Il suo uso originariamente fu impiegato per le parti elettriche e meccaniche; poi è entrata in uso diffuso nei beni di largo consumo nel 1920. Quando il brevetto della Bakelite è scaduto nel 1930, la Catalin Corporation lo acquistò e comincio a produrre la plastica Catalin utilizzando un processo differente che ha consentito una più ampia gamma di colori
La Bakelite è stata la prima vera plastica composta da materiale puramente sintetico, non basato su alcun materiale o addirittura molecola presente in natura. E' stata anche la prima plastica termoindurente. I termoplastici convenzionali possono essere stampati e poi sciolti di nuovo, ma le plastiche termoindurenti formano legami tra filamenti di polimeri a fine lavorazione, creando una matrice di fili aggrovigliati che non può essere sciolta senza distruggere la plastica. Le plastiche termindurenti sono dure e resistenti alle alte temperature.
La Bakelite era un materiale a buon mercato, forte e durevole ed è stata stampata in migliaia di forme, come ad esempio radio, telefoni ed orologi e palle da biliardo.
A base di fenolo ( "feniliche") le plastiche sono state ampiamente sostituite da materiali plastici più economici e meno fragili, ma sono ancora usati in applicazioni che richiedono il loro isolamento resistente ad alte temperature. Ad esempio, alcune schede elettroniche sono fatte di carta o di stoffa impregnati di resina fenolica.     
I bijoux fatti con questo materiale, oggi sono molto ricercati e collezionati ed il loro valore è in costante crescita vista la rarità ed il preiodo di produzione che li colloca tra gli anni '20 e '40. 

VASI TESTA CAMEO GIRLS

VASI TESTA CAMEO GIRLS - LE COLLEZIONI  DI CAMPANIA30

Il termine" Head vase " o “Lady Head vase” o “Head planter” si riferisce ad uno stile di vaso di ceramica popolare nel corso del 1950 e in generale raffigurava la testa o busto di una persona, di solito una donna . Originariamente gli head vase erano stati prodotti per i fioristi per contenere il bouquet di fiori da vendere. I primi produttori di head vase americani furono Betty Lou Nichols  Ceramic Arts Studio  e Dorothy Copley; Betty Lou Nichols ha aperto il suo primo studio di ceramica nel 1945 . Gli Head vase di Nichols  si distinguevano spesso in vetrina perché raffiguravano signore con i capelli arricciati e complicati volant in tessuto e con le labbra imbronciate e la sua firma erano ciglia tridimensionali nere ed  il tutto era in ceramica . I soggetti degli head vase andavano dai personaggi Disney a donne straniere esotiche, alla Vergine Maria . Oggi molti degli head vase più ricercati dai collezionisti presentano i ritratti di personaggi noti come Marilyn Monroe e Jackie Kennedy . L'improvvisa crescita dell'economia giapponese dopo la seconda guerra mondiale ha creato una nuova fonte di potenziali produttori di head vase  e le nuove aziende come Enesco , Lefton Cina , Napco e Ucagco iniziarono la produzione. Questi vasi di importazione erano generalmente molto più economici rispetto a quelli realizzati sul mercato interno dalla Nichols e presto i fornitori giapponesi superarono in produzione e distribuzione le loro controparti americane . Con il diffondersi di questo stile furono realizzati con disegni simili un'ampia varietà di oggeti come; portaombrelli e lampade a forma di testa. Alcuni head vase poi furono poi accessoriati con gioielli aggiunti dopo la cottura inoltre alcuni erano caratterizzati da una lato piatto in modo da poter essere montati come tasche a parete . Dal 1970 in poi però  la moda degli “head vase” aveva fatto il suo corso  e la domanda si ridusse a tal punto che la maggior parte delle aziende smise di produrre questi pezzi del tutto. Di recente la United Design Corporation ha iniziato a realizzare degli head vase da collezione in resina in edizione limitata ispirandosi hai modelli originali degli anni ’50 dando vita ad un collezionismo tutt’ora attivo. Quest’azienda è ancora in attività.

LA LUCITE - JELLY BELLY

La “Lucite” era una nuova forma di plastica sviluppata da Du Pont nel 1937 con la quale sono stati creati questi meravigliosi pezzi di gioielleria raffigurante animali e fiori. Alla fine degli anni ‘30 e '40 i "Jelly Belly" divennero ben presto un nome popolare per definire i corpi chiari e trasparenti di spille affascinanti e luminose. Per essere qualificate come una vera e propria "Jelly Belly", le spille devono avere la parte della pancia fatta di lucite, non di vetro e la lucite deve essere chiara trasparente e non colorata. Le spille più ambite come quelli di Trifari e Coro di grandi dimensioni con la lucite montata su Sterling Vermeil (argento placcato oro).
La maggior parte di questi bijoux "Jelly Belly" sono veri pezzi di gioielleria realizzati durante gli anni della guerra (1942-1946) e dopo tale periodo negli anni 1950 sono stati realizzati con metalli di base piuttosto che Sterling ma tuttavia, questi pezzi sono anche molto raccolti oggi.